Si stanno muovendo a decine, a centinaia, a migliaia: caricano tutto ciò che hanno sulla macchina e si trasferiscono per sempre in cima a un monte, in mezzo a una vallata, al margine di un bosco, in un borgo solitario. Alle spalle si lasciano le grandi città con le loro mille luci e i loro mille rumori, le strade congestionate da un traffico senza inizio nè fine, l’aria condizionata degli uffici, gli avocado toast, i miniappartamenti dai prezzi insostenibili. E’ il grande ritorno collettivo verso la terra; e sta avvenendo proprio qui, sotto i nostri occhi, ogni giorno. La terra chiama è un’affascinante fotografia delle pratiche di rottura con lo stile di vita urbanocentrico e insieme un invito all’azione, con proposte operative per attuare il cambiamento. Un modo per ricordarci che un’esistenza diversa è una possibilità più che concreta; e che, in certi momenti, l’unico modo per andare avanti è tornare alle proprie radici.