Classe 1981, nato in terra Ionica, Salvatore mostra il suo amore per la cucina da subito, sin da quando, a soli 6 anni, sua madre lo trova spesso a giocare con la cucina in plastica della sorella più piccola. E’ facile intuire la sua scelta di frequentare l’istituto alberghiero dove si divide tra lo studio, la pallavolo che resterà per sempre uno dei suoi più grandi amor che ancora oggi lo tiene legato al mondo dello sport, e la cucina di vari locali di famiglia.
Nei periodi estivi scolastici prepara le valigie e parte per mete europee dove trascorre le sue vacanze al servizio di cucine in numerose capitali e in grandi città italiane come: Stoccarda, Edimburgo, Milano e Rimini. Sin da subito sposa l’idea di essere un cittadino del mondo, coniugando l’amore per i viaggi e alla passione per il suo lavoro.
Aveva 14 anni quando da solo compie il suo primo viaggio in solitaria in treno per raggiungere il ristorante di alcuni parenti in Germania.
Fu questa una esperienza che ebbe come valenza, quasi una sorta di iniziazione ad una vita fatta di tanto girovagare.
Ne è da testimone il suo braccio (e non solo) sinistro che funge quasi da passaporto, dove custodisce tatuati tutti i timbri postali dei posti visitati.
Tatuaggi che sono un’altra grande passione di Salvatore, che ne ricoprono il suo corpo, in molte parti. Nel 1998 grazie ad un progetto culturale si trasferisce in Lapponia dove per un anno presta servizio presso un lussuoso albergo che gli apre la mente a nuove frontiere e nuovi punti di vista. Questa rimane una delle esperienze che porterà più nel suo cuore.
Diplomato prende servizio nella società Chez Vouz, azienda di catering tra le più importanti del sud Italia; all’interno dell’azienda riveste per qualche anno il ruolo di responsabile di laboratorio alla sola età di 21 anni.
Dopo questo periodo Salvatore decide di mettersi in proprio e gestire per circa 4 anni due ristoranti ed una piccola azienda di catering. Chiude questi ultimi, nonostante i buoni riconoscimenti di stampa e di addetti ai lavori, per motivi famigliari. Si trasferisce così a New York dove svolge il lavoro di private chef per una facoltosa e nota famiglia degli States.
Torna in Italia impaziente di rientrare in una cucina professionale e, dopo un breve periodo di consulenze in varie strutture locali, approda al ristorante La Barca dove resta chef di cucina per 8 anni. Con quest’ultima struttura si è svolto un lavoro di crescita che ha trasformato questo ristorante da ristorante storico tradizionale a conduzione familiare ad azienda con 16 dipendenti impiegata nella Fine Dining, ottenendo sin da subito grandi risultati e riconoscimenti. E’ in questo periodo che Salvatore conosce e sposa colei che è stata per circa tre anni sua moglie, con la quale dopo appunto tre anni divorzia.
In questo periodo Salvatore rivedere riaffiorare un forte legame che tra cucina e altri interessi, aveva accantonato. Conduce instancabilmente la sua vita come lui sostiene “con colonna sonora”. Infatti ha sempre avuto un rapporto morboso con la musica, accompagnato da sempre dalle le sue cuffie è stato svezzato dalla madre con la musica lirica e da un papà ex dj di radio che sin da piccolo lo iniziava spaziando dalla musica della discoinferno, alla più sperimentale e rock delle Orme o Simple Minds. E da tutta questa musica ne è venuto fuori un percussionista amatoriale, con una grande passione per la musica popolare pugliese, che oggi lo vede affiancare alcune volte durante concerti in pizziche e tamburriate alcune delle più importanti figure del panorama nazionale e non solo della musica popolare salentina, con cui condivide un forte legame e una grande amicizia.
Lo stesso amore per la musica che lo ha spinto alla ricerca della connessione tra cibo e musica, presentando l’11 agosto di questo anno, quello che lui definisce “un concerto commestibile”, un progetto sviluppato insieme all’artista Chiarablu, nel quale musica e cibo si fondono facendo vivere hai commensali in prima persona una vera e propria storia d’amore, raccontata tra note, fragranze, sapori e suoni Approda nel 2018 a Canneto Beach uno dei più esclusivi beach club della costa salentina, dove ad oggi riveste la figura di executive chef, occupandosi di tutte le realtà ristorative e non solo presenti in questa struttura Dal 2005 Salvatore collabora con alcune emittenti televisive per alcuni programmi di cucina, si occupa della rubrica gastronomica di un quotidiano locale, riveste la carica presidenziale dell’associazione “A Sud” che si occupa di promozione territoriale e di organizzazione di eventi enogastronomici che coinvolgono chef nazionali ed internazionali. È proprio presso Canneto che si sono svolte due delle edizioni di più grande successo dell’evento promosso dalla sua associazione.
Da circa 5 anni, Salvatore è fortemente attivo, grazie alla collaborazione istaurata con 3 ONLUS nell’ambito sociale svolgendo laboratori per ragazzi e bambini diversamente abili o in affidamento presso i servizi sociali.
La stessa simpatia che lo ha portato nei periodi del lockdown a organizzare un laboratorio settimanale di cucina per i più piccini, che sin da subito ha sbalordito per l’interesse, riuscendo ad avere un gruppo di circa 200 bimbi che seguivano e impastavano da casa, grazie all’aiuto come scherzosa regista della sua attuale compagna.
Da oltre cinque anni collabora attivamente con l’azienda San Marzano Wines, la più grande realtà enologica del sud Italia. Con questa azienda condivide un progetto molto ambizioso che coinvolge chef e sommelier provenienti da ogni parte del mondo, alla scoperta di produzioni locali d’eccellenza, raccogliendo prodotti che poi vengono utilizzati in cene improvvisate. Da questo progetto, #NOMENU, sono nate collaborazioni con grandi compagnie (chef Davide Degiovanni della compagnia Gordon Ramsay Gruop, Chef Aurelie Altemaire della compagnia di Robuchon e Maestro Nakamura sono solo alcuni degli chef.
Nel suo palmares dal 2018 fino ad oggi annovera la figura di consulente esterno con una compagnia israeliana (KAMPAI GROUP) che si occupa di ristorazione. Presenti collaborazioni con aziende di produzione agricola, olio in primis per la promozione dei loro prodotti.